SAN CRISTOBAL


San Cristóbal de las Casas è una città dello Stato del Chiapas (probabilmente la zona più affascinante dell'intero Messico). Si trova tra le montagne della Sierra Madre a 2100 merti di altitudine. Ha circa 120.000 abitanti.
Fondata nel 1528, fu una delle prime città nel nordamerica coloniale spagnolo. Inizialmente si chiamò Villareal, poi quando da paese era ormai diventata una vera a propria città, divenne Ciudad Real (città reale). Prese poi il nome di "San Cristóbal" (San Cristoforo); il "de las Casas" è stato aggiunto in onore di Bartolomeo de Las Casas, primo vescovo di Ciudad Real, che combatté per i diritti degli indios. La città è nota per la sua bella architettura in stile coloniale.
Fu capitale del Chiapas in epoca coloniale. All'inizio della dittatura di Porfirio Diaz (epoca conosciuta come il porfiriato), il potere passò a Tuxla Gutierrez, attuale capitale, dopo una lotta tra le due città.
Attualmente si può considerare la capitale culturale del Chiapas. Vi convivono vari gruppi etnici, anche se la disparità economica tra essi è evidente, come lo è il razzismo subito dai popoli indigeni.








  Informazioni utili

Per i cittadini italiani basta il passaporto in corso di validità. Ai cittadini italiani non occorre alcun visto per entrare in Messico. È sufficiente, per un soggiorno fino a 90 giorni, la carta turistica (tarjeta de turista) rilasciata senza difficoltà dal governo messicano (la si compila normalmente in aereo; chi viaggia via terra deve invece richiederla alla frontiera). I cittadini italiani che intendano trattenersi in Messico per un periodo superiore a 90 giorni possono richiedere un'estensione in loco per una permanenza massima complessiva di 180 giorni, che viene concessa a discrezione del funzionario preposto. Questo visto può essere richiesto prima della partenza presso un Consolato (di persona oppure per via postale). I viaggiatori di età inferiore a 18 anni non accompagnati da entrambi i genitori devono essere provvisti di una lettera autenticata firmata dalla madre e dal padre che permetta al minore di entrare in Messico da solo o con un solo genitore. In caso di genitori divorziati, è necessario anche un documento di custodia. Se uno o entrambi i genitori sono morti o se il minore ha un solo genitore legale, è richiesta una dichiarazione autenticata .
Per guidare è sufficiente la patente italiana.
La moneta è il nuovo Peso Messicano o Nuevo Peso che non è reperibile in Italia; può essere cambiata partendo da Dollari USA o EURO presso tutte le banche, nelle casas de cambio e nei principali hotel.

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Da non perdere...

Il Convento di Santo Domingo


  Il Convento di Santo Domingo

Il complesso conventuale fu innalzato nel 1547. La chiesa, modificata nel XII secolo, ha una bella facciata barocca in pietra rosata, scandita in tre ordini da colonne tortili accoppiate e decorate da un rilievo in stucco; sull'ordine superiore, al centro, la statua di San Domenico è affiancata da aquile bicefale degli Asburgo.

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   San Juan Chamula e Zinacantán

Sono due villaggi molto belli da visitare abitati dall'etnia Tzotzil.
San Juan Chamula è il centro spirituale e amministrativo degli indiani Chamula, la milizia locale gira armata di corti bastoni di legno ed è riconscibile per una gilè di pelo bianco.
È severamente proibito fare fotografie alle persone, è convinzione profonda che in questo modo venga loro rubata l'anima.
Velocemente si arriva alla piazza principale dove vien effettuato il mercato, qua c'è la chiesa, una costruzione particolarissima all'esterno, ma soprattutto all'interno. Non ci sono panche o sedie, il pavimento è completamente ricoperto di aghi di pino. Ci sono interi gruppi familiari che pregano inginocchiati accendendo davanti a loro piccole candele colorate. Si utilizzano candele di diverso colore a seconda del problema da risolvere, bianche (problemi di nervi), verdi (problemi spirituali), rosse (ferite), marroni (problemi con il raccolto) e nere (morte). L'aria è così satura di fumo e di odori che è quasi irrespirabile. In un estremo bisogno di contatto con le varie divinità, alcuni (uomini e donne indifferentemente) cadono in una sorta di vigile trance, grazie anche all'effetto di generose dosi di Tequila. Non è raro poi che in questi riti, a volte ufficiati da praticanti stregoni, vengano utilizzati degli animali (solitmente dei polli) a cui con rituali magici si cerca di trasferire il male che ha colpito il famigliare. Male che può inoltre venir espulso dalla bocca e, a questo scopo, fanno largo uso di Coca Cola e simili, che inevitabilmente agevola lo scopo producendo grandi quantità di gas. Le statue dei santi presenti nella chiesa sono rivestite con colorate e preziose stoffe. Anche a loro si chiede intervento per una guarigione o la risoluzione di un grave problema.
Zinacantán è un altro paesino indio, molto diverso dal precedente. Gli uomini lavorano nei campi e le donne restano in casa dove vendono una gran varietà di artigianato locale; nell'attesa ci offrono tortillas appena fatte da riempire con formaggio fatto in casa, peperoncini ed altre specialità, il tutto accompagnato da liquori tipici del luogo.

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Zinacantán


Parc Güell


  Il Canyon del Sumidero

A 12 Km da San Cristobal si trova il paese di Cahuarè, qua si parte in motobarca verso il Canyon del Sumidero: una delle meraviglie naturalistiche del Messico. Costituito da una gola impressionante dove a circa 1300 m di profondità scorre il Rio Grijalva, sbarrato all'estremità nord da una diga. Le alti pareti verticali del canyon assumono colorazioni diverse a seconda delle formazioni rocciose spesso ricoperte da vegetazione lussureggiante.

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      Enrico Orizio - www.ericviaggi.altervista.org