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VENEZIA
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Venezia è la principale città del Veneto e dell'Italia nord-orientale, capoluogo della regione Veneto, è catalogata come patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
La città è situata, insieme a numerose piccole isole, all'interno della Laguna di Venezia, nella parte nord-occidentale del Mare Adriatico. Il suo comune conta oltre 270.000 abitanti, di cui 62.000 circa nella città vera e propria, 177.000 circa nelle città di terraferma Mestre e Marghera e circa 31.000 nelle varie isole della sua laguna.
Storicamente soprannominata la Serenissima o anche la Dominante, è stata per più di un millennio capitale della Repubblica di Venezia.
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Informazioni utili
La moneta è l'EURO.
Mappe
Mappa della città
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Da non perdere...
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Il Canal Grande
Il Canal Grande (per i veneziani Canalasso) è il principale canale di Venezia. Lungo circa 3800 metri (larghezza dai 30 ai 70 metri, profondità media 5 metri), divide in due parti il centro storico tracciando una "S" rovesciata che va dall'innesto del Ponte della Libertà al Bacino di San Marco.
È affiancato per tutta la lunghezza da magnifici edifici, in gran parte dei secoli tra il XII e il XVIII, che manifestano il benessere e l'arte creati dalla Repubblica di Venezia, rendendolo uno dei simboli della città.
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Piazza San Marco
Cuore della città lagunare e luogo simbolo dello Stato veneziano, la zona monumentale di Piazza San Marco si compone di tre settori:
- La Piazza propriamente detta, cioè la zona compresa racchiusa fra le Procuratie Vecchie e Nuove e quelle Nuovissime, con uno sviluppo architettonico di rara suggestione sul complesso monumentale della omonima basilica e l'appena prospiciente, svettante, campanile di San Marco.
- la Piazzetta o Piazzetta San Marco, propagine meridionale antistante il Palazzo Ducale e la Libreria, accesso monumentale all'area marciana per chi proviene dal mare attraverso le due famose colonne fronteggianti il Bacino San Marco, sul quale si affaccia l'unica riva di Venezia che porti il nome di Molo.
- la Piazzetta dei Leoncini, propagine occidentale a lato della basilica e prospicente il Palazzo Patriarcale, così chiamata per le due statue di leoni accovacciati delimitanti l'area centrale sopraelevata.
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La Basilica di San Marco
La Basilica di San Marco, detta anche Basilica marciana, è la chiesa più famosa del capoluogo veneto. È il più noto esempio di architettura bizantina in Italia. Si affaccia su Piazza San Marco ed è adiacente e collegata al Palazzo Ducale. Inoltre è la sede del patriarca di Venezia e contiene le spoglie di San Marco Evangelista.
La prima Chiesa dedicata a San Marco fu costruita accanto a Palazzo Ducale nell'828 quando i mercanti veneziani trafugarono le reliquie di San Marco Evangelista da Alessandria d'Egitto, in sostituzione della precedente cappella palatina dedicata al santo bizantino Teodoro.
La primitiva chiesa di San Marco venne poco dopo sostituita da una nuova, sita nel luogo attuale e costruita nell'832; questa però andò in fiamme durante una rivolta nel 976 e fu quindi nuovamente edificata nel 978. La basilica attuale risale ad un'altra ricostruzione iniziata dal doge Domenico Contarini nel 1063, che ricalcò abbastanza fedelmente le dimensioni e l'impianto dell'edificio precedente. La nuova consacrazione avvenne nel 1094; la leggenda colloca nello stesso anno il ritrovamento miracoloso in un pilastro della basilica del corpo di San Marco, che era stato nascosto durante i lavori in un luogo poi dimenticato.
Dall'esterno, diviso in tre differenti registri - piano inferiore, terrazza, cupole - prevale la larghezza, poiché in una città come Venezia, che appoggia sulla sabbia, si tendeva a realizzare gli edifici in larghezza piuttosto che in altezza. È infatti lunga 76,5 metri e larga 62,6 (al transetto), mentre la cupola centrale è alta 43 metri (28,15 all'interno).
La pianta della basilica è a croce greca con cinque cupole distribuite al centro e lungo gli assi della croce e raccordate da arconi. Le navate, tre per braccio, sono divise da colonnati che confluiscono verso i massicci pilastri che sostengono le cupole. Le pareti esterne e interne sono sottili, per alleggerire il peso dell'edificio sul delicato suolo veneziano, e sembrano quasi diaframmi tesi tra pilastro e pilastro, a reggere la balaustra dei matronei; non hanno una funzione di sostegno, solo di tamponamento. Pareti e pilastri sono completamente rivestiti, nel registro inferiore, con lastre di marmi policromi. Il pavimento ha un rivestimento marmoreo disegnato con moduli geometrici e figure di animali mediante le tecniche dell'opus sectile e dell'opus tessellatum; sebbene continuamente restaurato, conserva alcune parti originali del XII secolo.
Info prezzi e orari:
visita il sito web della Basilica di San Marco (italiano e inglese).
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Il campanile di San Marco
Il campanile di San Marco è uno dei simboli della città di Venezia.
Alto 98,6 metri si erge, isolato, in un angolo di piazza San Marco di fronte alla basilica. Di forma semplice, si compone di una canna di mattoni, scanalata, avente un lato di 12 metri e alta circa 50 metri, sopra la quale si trova la cella campanaria, ad archi. La cella campanaria è a sua volta sormontata da un dado, sulle cui facce sono raffigurati alternativamente due leoni andanti e le figure femminili di Venezia (la Giustizia). Il tutto è completato dalla cuspide, di forma piramidale, sulla cui sommità, montata su una piattaforma rotante per funzionare come segnavento, è posta la statua dorata dell'arcangelo Gabriele. La base della costruzione è impreziosita, dal lato rivolto verso la basilica, dalla Loggetta del Sansovino.
La costruzione iniziò nel IX secolo e terminò nel XII. Seriamente danneggiato da un fulmine nel 1489 che distrusse la cuspide in legno, assunse l'aspetto definitivo nel XVI secolo grazie ai lavori di ristrutturazione per riparare ai danni causati dal terremoto del marzo del 1511. Questi lavori iniziati dall'architetto Giorgio Spavento vennero poi eseguiti sotto la direzione dell'architetto bergamasco Bartolomeo Bon e riguardarono la cella campanaria, che venne realizzata in marmo, l'attico sul quale vennero poste le sculture raffiguranti il leone di San Marco e Venezia, e la cuspide, in rame dorato. I lavori vennero completati il 6 luglio 1513 con il collocamento della statua in legno dorato dell'Arcangelo Gabriele. Nei secoli successivi vennero fatti numerosi interventi, spesso per riparare ai danni causati dai fulmini. Finalmente nel 1776 il campanile venne dotato di un parafulmine. Nel 1820 invece venne sostituita la statua dell'angelo con una nuova realizzata da Luigi Zandomeneghi posta in opera nel 1822. Nel luglio del 1902 sulla parete nord della costruzione venne segnalata la presenza di una pericolosa fenditura che nei giorni seguenti aumentò di dimensioni fino a che la mattina di lunedi 14 luglio alle 9.47 il campanile crollò. Non ci furono vittime e, vista la posizione della costruzione, i danni furono relativamente limitati. Nella serata il consiglio comunale, riunito d'urgenza, ne deliberò la ricostruzione stanziando 500.000 Lire per contribuire ai lavori di ricostruzione. Il sindaco Filippo Grimani durante il discorso in occasione della posa della prima pietra, il 25 aprile 1903, pronunziò più volte la famosa frase "dov'era e com'era" che diventerà il motto di questa ricostruzione. I lavori durarono fino al 6 marzo 1912. Il nuovo campanile venne inaugurato il 25 aprile 1912 in occasione della festa di San Marco.
Info prezzi e orari:
visita il sito web del Campanile di San Marco (italiano e inglese).
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Il Palazzo Ducale
Il Palazzo Ducale, uno simboli della città di Venezia e capolavoro del gotico veneziano, sorge nell'area monumentale di piazza San Marco, tra la Piazzetta e il Molo.
Per secoli ha svolto tre ruoli fondamentali: era la residenza del Doge, la sede del governo della città e il palazzo di giustizia. è in questo luogo che sono state prese molte tra le più importanti decisioni che hanno determinato il destino di Venezia e, a volte, persino d'Europa.
Inizialmente, quando venne edificato nel IX secolo dopo Cristo, aveva l'aspetto di un castello, più che di un palazzo, con quattro torri di avvistamento e alte mura difensive. Si trovava, in effetti, in una zona strategica per il controllo della città, in prossimità dell'accesso al mare. Più tardi, a causa di una serie di incendi e di ricostruzioni successive, acquisì l'aspetto che ha oggi, quello, cioè, di uno dei più splendidi esempi dell'architettura gotica veneziana.
Questo imponente edificio ha una caratteristica, tipica delle architetture veneziane: la leggerezza. Nonostante le sue notevoli dimensioni, infatti, le decorazioni policrome della facciata, gli splendidi trafori delle logge gotiche simili a un prezioso merletto di pietra ci restituiscono l'immagine di una struttura elegante, per nulla massiccia.
Inoltre vi troviamo realizzata una raffinata 'trovata' architettonica: rispetto alla maggior parte dei palazzi medioevali del resto d'Italia è costruito esattamente all'inverso, con i loggiati sotto e la parete piena in alto, mentre, normalmente, si preferiva dotare questo genere di edifici di una base massiccia, assai meglio difendibile.
Ma a Venezia, il palazzo pubblico doveva esprimere lo speciale rapporto della Repubblica con i suoi cittadini: un rapporto di fiducia, di fedeltà assoluta. I veneziani consideravano legittimo il proprio governo non per un'imposizione o per un diritto divino, come in altre città italiane del Medioevo, ma perchè esso esprimeva il volere dei veneziani. Ogni cittadino era consapevole di appartenere a una comunità e di partecipare, nella propria misura, al destino e alle fortune della propria città.
Collegato al Palazzo,sul lato opposto alla piazzetta, c'è il Ponte dei Sospiri; una leggenda racconta che da questo ponte si sentissero i sospiri dei condannati, mentre erano condotti in prigione. Il Ponte, che ospita due corridoi sovrapposti, serviva da collegamento tra le Prigioni Vecchie, nel Palazzo Ducale, e le Prigioni Nuove, situate al di là del Rio di Palazzo. Il suo profilo arcuato, sospeso sull'acqua del Rio di Palazzo, disegna uno degli scenari più celebri della città.
Info prezzi e orari:
visita il sito web del Palazzo Ducale (italiano e inglese).
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Il ponte di Rialto
Il ponte di Rialto a Venezia è uno dei quattro ponti - assieme al Ponte dell'Accademia, al Ponte degli Scalzi e al nuovo ponte progettato da Santiago Calatrava - che attraversano il Canal Grande. Quello di Rialto rimane il più antico e sicuramente il più famoso.
Il primo passaggio sul Canal Grande fu un ponte di barche costruito nel 1181 da Nicolò Barattieri, che eresse, tra l'altro, anche le due colonne in Piazza San Marco. Fu chiamato Ponte della Moneta, presumibilmente per via della Zecca che sorgeva vicino all'ingresso orientale.
La crescente importanza del mercato di Rialto sulla sponda orientale del canale fece aumentare il traffico sul ponte galleggiante. Attorno al 1250 fu sostituito da un ponte di legno. La struttura era costituita da due rampe inclinate che si congiungevano presso una sezione centrale mobile, che poteva essere sollevata per consentire il passaggio delle navi più alte. Data la stretta associazione con il mercato, il ponte cambiò nome e diventò Ponte di Rialto. Nella prima metà del XV secolo lungo i lati del ponte vennero costruite due file di negozi. I proventi derivanti dagli affitti, riscossi dalla tesoreria di stato, contribuivano alla manutenzione del ponte.
La manutenzione era essenziale per la struttura di legno. Nel 1310 il ponte fu parzialmente bruciato durante la rivolta guidata da Bajamonte Tiepolo. Nel 1444 crollò sotto il peso della folla radunata per assistere ad una sfilata di barche. Un altro crollo avvenne nel 1524.
Nel 1503 venne proposta per la prima volta la costruzione di un ponte in pietra. Nei decenni successivi vennero valutati diversi progetti. Nel 1551 le autorità veneziane indissero un bando per il rifacimento del Ponte di Rialto. L'attuale ponte in pietra ad arcata unica, disegnato da Antonio da Ponte, fu completato nel 1591. La struttura è molto simile a quella del precedente ponte in legno. Due rampe inclinate, con negozi su entrambi i lati, portano a una sezione centrale. Tutto il ponte è coperto da un porticato. Il progetto fu da alcuni considerato fin troppo audace dal punto di vista ingegneristico, al punto che secondo l'architetto Vincenzo Scamozzi il ponte sarebbe crollato. Il ponte invece resiste tuttora, ed è diventato uno dei simboli architettonici di Venezia.
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Il teatro La Fenice
Il Teatro La Fenice è il principale teatro lirico di Venezia. Più volte distrutto dal fuoco e riedificato, è sede di una importante stagione operistica e del Festival internazionale di musica contemporanea.
Il Teatro la Fenice di Venezia venne progettato nel 1790 da Gian Antonio Selva per una società di palchettisti dell'aristocrazia di Venezia; il teatro veneziano fu costruito celermente nonostante le numerose polemiche sulla sua collocazione e sulla sua struttura razionalista e neoclassica. Nell'arco di due anni dalla presentazione del progetto, il Teatro la Fenice di Venezia vide la luce e venne inaugurato il 16 maggio 1792 con la messa in atto de "i Giochi di Agrigento" di Giovanni Paisiello.
Il 13 dicembre 1836 il teatro andò distrutto a causa di un incendio, ma fu subito ricostruito, identico all'originale.
Il 29 gennaio 1996 fu completamente distrutto da un incendio doloso: le fiamme furono appiccate da un elettricista nel tentativo di evitare penali contrattuali per un ritardo nel suo operato. Le massime istituzioni dello Stato si sono immediatamente prodigate per la ricostruzione. Il teatro è stato riedificato, nello stile del precedente, in circa otto anni. Il 14 dicembre 2003 è stato inaugurato con un concerto diretto da Riccardo Muti.
Info prezzi e orari:
visita il sito web del teatro La Fenice (italiano e inglese).
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Murano
Murano è un'isola situata a nord-est di Venezia, lungo il canale dei Marani. È totalmente urbanizzata e ospita circa 6.000 abitanti. È composta da sette isole minori divise da canali e rii ma collegate tra loro da ponti.
È nota in tutto il mondo per la produzione di vetro soffiato e grazie a questo gode di un notevole flusso turistico. Il vetro giunge a Venezia intorno all'anno mille e, grazie all'influenza e ai rapporti commerciali con l'oriente, la conoscenza nell'arte della lavorazione del vetro viene portata ai massimi livelli. Ma verso l'anno 1100 le fornaci, costrette dall'inquinamento e dal pericolo di incendi, si spostano nella vicina isola di Murano. Ed è proprio così che nasce la grande fama di Murano, il luogo in cui le famiglie si tramandano di generazione in generazione, i segreti e le ricette che nessuno in tutto il mondo è riuscito ad eguagliare. Il vetro è formato da una miscela di sabbia silicea, ossidi e carbonati; ne esistono di tantissimi tipi tutti diversi in base al loro uso. Per la creazione e la lavorazione manuale del vetro il tutto esige caratteristiche molto particolari e Murano con i suoi mille anni di esperienza e tradizione vetraria ha portato queste caratteristiche ai massimi livelli così da creare un vetro lavorabile, di una qualità eccellente, stabile e brillante nei colori.
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Burano
Burano è un'isola nella laguna di Venezia dove abitano circa 3000 persone.
È nota per la lavorazione artigianale dei merletti, per i tipici dolci "Bussolai", nonché per le sue tipiche case vivacemente colorate.
L'unica chiesa che si erge nell'isola è la chiesa di San Martino; famoso il suo campanile storto. Non è storto come molti credono perchè costruito su un Rio Terrà, cioè un canale interrato, in quanto la chiesa è del XIV secolo mentre il Rio Terrà è del XIX secolo, ma perchè costruita su pali di legno come tutta Venezia.
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